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Come creare un account Google anche senza Gmail

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Ormai i servizi cloud di Google si stanno diffondendo sempre più, e di certo vi sarà capitato per lavoro o a scuola di dover accedere alla piattaforma di editing collaborativo online Google Drive. Dopo aver spiegato innumerevoli volte a colleghi, amici e parenti come poter creare un account Google anche senza possedere un indirizzo di posta elettronica Gmail, usandone uno già in possesso, ho deciso di scrivere un semplice quanto banale how-to qui su ilgeekinBlu. Questa procedura vale anche nel caso abbiate acquistato uno smartphone o un tablet Android, per i quali è necessario un account Google per poter accedere al Play store e installare le applicazioni sui vostri device. Accedere ai servizi Google Quando qualcuno condivide con voi ad esempio un documento su Drive mandandovi un invito esplicito via email, vi troverete davanti alla schermata di accesso che vedete sotto. Nel caso possediate già un account Gmail, vi basterà inserirne le credenziali . Ma nel caso non l

E se i #MOOC durassero solo 1 minuto e mezzo?

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I MOOC si stanno diffondendo sempre più , purtroppo secondo molti studi e statistiche il 90% degli utenti che si iscrivono ai corsi on-line non li portano a termine . E non c'è affatto da stupirsi. La gran parte di questi corsi hanno 10, 15, 30 e più ore di contenuti video, che richiedono costanza e applicazione notevoli. Che succederebbe allora se potessimo ridurre i corsi online a una sequenza di GIF animate di soli 5 secondi? Micro-passi che portano a risultati reali in pochi minuti. Non certo per sostituire i classici corsi basati su video lezioni, ma per colmare il divario in termini di apprendimento online. E magari ispirare più studenti e motivare ancora più facilmente la ricerca della conoscenza . E' quello che si propone di fare Madrassa , una startup olandese che ha aperto da poco l'accesso in beta alla propria piattaforma. Sul sito web c'è un breve corso di appena 1 minuto e mezzo con il quale è possibile imparare passo dopo passo come creare rapidame

Titanium Backup Pro e l'errore "Spazio di archiviazione insufficiente"

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Titanium Backup è un'app per dispositivi android estremamente potente, che consente di effettuare un backup dei nostri device sia per le singole applicazioni che l'intera ROM . Personalmente la uso per fare regolari backup delle app e relativi dati, in modo tale da poterle ripristinare in caso di reset o aggiornamento dello smartphone/tablet . Il vantaggio di non reinstallare ex novo le applicazioni una per una ma di recuperarle con Titanium Backup è enorme: risparmio di tempo e soprattutto dei dati utente delle stesse app . Anche di quelle che magari avete ottenuto gratuitamente in versione full grazie a Appgratis o App of the day , ma che se doveste reinstallarle perdereste definitivamente. Ma il requisito fondamentale per l'utilizzo di TB è aver effettuato il root del dispositivo , una operazione che da un lato sblocca molte funzionalità, dall'altro può invalidare la garanzia dello smartphone o del tablet. Pur essendo una operazione estremamente semplice da

Installare Moodle su host Aruba

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Dopo il mio precedente post su come installare ownCloud sempre su hosting Aruba , questa è la volta del più noto Learning Management System open source: Moodle . Innanzitutto voglio ringraziare la community italiana di Moodle , con l'aiuto della quale sono venuto a capo sia dell'installazione del LMS che della risoluzione di un fastidioso problema post installazione del quale vi dirò dopo. Questo post dunque è un sunto riorganizzato delle informazioni reperite sulla community più qualche mio suggerimento. Ma andiamo al dunque. Il prerequisito fondamentale è -oltre ovviamente a possedere un hosting Linux su Aruba- aver acquistato il servizio aggiuntivo  database MySQL  che al costo di €7/anno più IVA offre 5 database e 1GB di spazio complessivo su disco. Upload di Moodle sull'host Prima di tutto, naturalmente, è necessario scaricare l'archivio zip dell'applicativo Moodle dal sito web ufficiale , la versione attuale è la 2.7.2. Per caricarla su

I 9 elementi della Cittadinanza Digitale

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La Cittadinanza Digitale può essere definita come l’insieme di norme per un comportamento appropriato e responsabile riguardo l'uso delle tecnologie. Questo documento/manifesto vuole essere di ausilio a tutti/e coloro che sono a vario titolo impegnati/e nella costruzione della Cittadinanza Digitale, e viene pertanto rilasciato in  licenza CC-BY  (vedi note al termine). 1. Accesso digitale Per una partecipazione digitale a pieno titolo di chiunque nella società Gli utenti devono essere consapevoli che  non tutti hanno le stesse opportunità  nell’uso delle tecnologie.  Lavorare per l’uguaglianza dei diritti digitali  e sostenere l'accesso alle tecnologie è il punto di partenza della cittadinanza digitale stessa. L’ esclusione digitale  rende difficile la crescita della società utilizzando questi strumenti. Contribuire a fornire ed ampliare a tutti e tutte l'accesso alle tecnologie dovrebbe essere l’obiettivo primario dei cittadini digitali. Gli utenti devono tenere a

Creare su tablet Android un profilo protetto per i nostri bambini

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L'input a scrivere questo breve post me l'ha dato il mio amico e collega  +Domenico Capolongo , che aveva la necessità di controllare l'uso che uno dei suoi figli fa di un tablet Android , dispositivi che si prestano molto bene ad un uso "collettivo", soprattutto in famiglie con figli piccoli o che comunque necessitano ancora di un controllo riguardo la fruizione dei contenuti su web. Premetto che la creazione di account utente multipli è possibile solo su dispositivi equipaggiati con versione android 4.1 Jelly Bean o successive . Per quelle precedenti è necessario ricorrere a applicazioni specifiche, come SwitchMe che però richiede anche permessi di root . Il vantaggio di disporre di più utenti su un tablet è che ognuno di essi avrà un proprio ambiente totalmente personalizzato , ma è fondamentale tenere presente che esistono due tipi di account: utente normale e profilo con limitazioni . Il primo è un vero e proprio utente totalmente a sé stante rispetto a

Come sviluppare le Digital Literacies? Partendo dai nostri interessi...

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Ormai concetti come digital literacy o competenze digitali  sono diventati da un lato l'ultimo hype da cavalcare, dall'altro lo spauracchio degli insegnanti , convinti i propri studenti sedicenti "nativi digitali" stiano dando loro sempre più distacco nell'uso delle tecnologie. Da sempre io invece sono convinto che la stragrande maggioranza dei ragazzi non siano affatto competenti digitalmente . Usano il web come noi quarantenni usavamo la TV da adolescenti: la subicono quasi passivamente. Pochissimi sono i giovani in grado di creare contenuti digitali originali, e si limitano a condividere e ricondividere idee, immagini, citazioni, materiale multimediale che trovano in giro, essenzialmente sulle bacheche dei propri amici nel confortevole e narcotizzante recinto di Facebook , che è diventato il nuovo media nel quale pochi creano contenuti e la grande massa lo consuma bovinamente. Grazie a Edudemic  mi sono imbattutto in un interessantissimo talk di Doug Belsh