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Visualizzazione dei post da 2012

Riconoscimento testo (OCR) direttamente da smartphone? Niente di più semplice!

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Non sarà una cosa che vi capita tutti i giorni, ma dite la verità, sarà già accaduto vi occorresse uno scanner a portata di mano per scansionare un documento ed estrarne il testo per poterlo riusare. Eppure il miglior strumento a disposizione lo avete già: ovviamente è il vostro smartphone. Il cosiddetto Optical Character Recognition (OCR) - ovvero riconoscimento ottico dei caratteri - è una tecnica grazie alla quale è possibile estrarre il testo da documenti cartacei o anche già digitalizzati , in formato immagine o PDF, mediante specifici software. Su desktop esistono decine e decine di soluzioni sia free che commerciali, io personalmente uso su Windows  FreeOCR , un software freeware leggero e molto efficace. Ma qui voglio parlarvi di un paio di metodi per fare OCR direttamente da smartphone , tra l'altro in pochissimi minuti, molto meno di quanto ci metteremmo con uno scanner e un computer. Quello che serve è essenzialmente una delle decine di applicazioni che consen

Tastiere android SwiftKey Flow e Swype beta, quale la migliore?

In un  precedente articolo  avevo fatto un breve compendio delle migliori - a mio avviso - tastiere per android in circolazione. Sempre a mio parere, quelle che si contendono la palma - o meglio il "tocco" - d'oro sono Swype (nella versione in beta) e SwiftKey . La prima per il suo strepitoso metodo di scrittura a tracciamento , che consente di comporre parole senza staccare il dito dallo schermo, la seconda per il suo incredibile sistema di previsione delle parole , che ha del telepatico. Poiché scrivo molto su mobile, anche lunghi testi, e spesso mentre sono in giro, Swype è sempre stata la mia prediletta. Ma grande era l'attesa per quella che sarebbe stata la rivoluzione delle tastiere software, ovvero l'implementazione in SwiftKey di un sistema di scrittura a tracciamento . Un paio di settimane fa viene infatti finalmente lanciata in beta SwiftKey Flow , entusiasta corro ad installarla. Sin dai primi momenti d'uso però, ho avuto l'impressione ch

Come abilitare le nuove funzioni di Gmail 4.2

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Da ieri sera è disponibile la versione 4.2 di Gmail per android , che tra le altre cose introduce due importanti nuove feature, la possibilità di archiviare e/o cancellare con un semplice slide le email , ma soprattutto una gestione migliore delle email in html . In che consiste quest'ultima funzionalità? Vi sarete già accorti che con le precedenti versioni dell'app alcuni messaggi venivano visualizzati in maniera scomodissima, e bisognava scorrere con il dito in lungo e in largo per poterli leggere. Si tratta di email il cui formato è appunto html, contengono spesso immagini, e il loro testo viene formattato in maniera differente da chi le scrive, con dimensioni e font del carattere talvolta illeggibili, per non parlare di chi usa il colore! Questo tipo di email su un dispositivo mobile, con pochi pollici di dimensione dello schermo, risultano parecchio scomode da leggere . Bene, l'ultima versione di Gmail adatta automaticamente la visualizzazione in modo tale da po

Il miglior amico di Twitter è un falco

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Acquistare un'app d'impulso è una cosa che non faccio mai. Ma ieri, bazzicando il Play Store, ho preso un nuovo client per Twitter basandomi solo sugli screenshot e le poche recensioni, comunque entusiaste. Falcon Pro (uscito dalla beta e ora a €0,79) mi ha dato subito delle buone vibrazioni . Sarà stata l'interfaccia minimalista - come piacciono a me - e l'approccio "artigianale" dello sviluppatore Joaquim Vergès  - che traspariva proprio dai pareri di alcuni utenti - molto attento a implementare nuove feature e correggere bug. La forza del "falco" sta, oltre che nel suo stile minimale, soprattutto nella progettazione dell'interfaccia utente , che con un solo slide a sinistra e un tap permette di raggiungere rapidamente le nostre liste di utenti (che uso moltissimo per leggere organicamente i tweet) o i trend mondiali e locali, mentre con un altro slide a destra e un tap accediamo ai dettagli del nostro account: follower, following, men

Se vuoi aiutare qualcuno, stai zitto e ascolta!

Ernesto Sirolli è un "facilitatore di imprenditoria" , ovvero un tizio che cerca di promuovere, anzi meglio dire proprio di facilitare la nascita di idee imprenditoriali. L'ha fatto in tutto il mondo ( qui la sua bio ), e in questo TED Talk riassume una serie di riflessioni così illuminanti che sarebbe bene lo guardassero quei milioni e milioni di persone convinte del fatto loro, che in perfetta buona fede credono di sapere cosa gli altri vogliono, e pretendono di avere la soluzione giusta per tutto. Categoria della quale io stesso ho fatto parte, per parecchio tempo, ma dalla quale penso (e spero) di essermi emancipato. "La pianificazione è il bacio della morte per ogni idea imprenditoriale" - Ernesto Sirolli PS - è possibile attivare i sottotitoli in inglese muovendo il mouse nella parte in basso a destra della finestra video.

Con Tasker e Atooma il nostro smartphone prende vita

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Ho posseduto un iPhone 3GS per 2 anni , e quando ha cominciato ad "andarmi stretto" ho deciso di passare ad Android (l'iPhone non l'ho buttato via, l'ho passato a mia moglie). Come può un iPhone andare stretto, chiederete? Nel mio caso si è trattato soprattutto della necessità di condividere contenuti tra le applicazioni , e in secondo luogo di avere una maggiore interoperabilità con i servizi Google , dai quali dipende fortemente il mio lavoro. Purtroppo iOS è un sistema operativo molto rigido , e non offre affatto la possibilità ad esempio di condividere una pagina web o parte del suo contenuto su Twitter, Facebook, ma anche Gmail, Buffer, Springpad o qualunque altra applicazione abbiate installata. In definitiva, iOS è uno stretto labirinto entro il quale le mosse consentite sono davvero limitate. Lo sviluppo di applicazioni sul sistema operativo mobile di Apple è regolato da limitazioni molto stringenti , che portano ovviamente a ridotte funzionalità ver

Rendere Internet un posto sicuro per i nostri figli (e non solo)

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Ormai sono almeno due le generazioni di persone che possiamo definire " nativi digitali ", ovvero coloro i quali usano le tecnologie informatiche con la stessa disinvoltura con la quale armeggiano con coltello e forchetta . Si tratta degli attuali giovani uomini e donne di 20-25 anni e ovviamente dei nostri figli. E alzi la mano chi non ha timore di lasciar navigare i propri figli liberi e belli per il web . Mio figlio più grande - 9 anni e mezzo - usa in totale autonomia il computer, e sebbene sia un ragazzino molto sensato e responsabile - vero, sono suo padre, ma chiedete a chiunque lo conosca e ve lo confermerà ;) - non posso lasciare che si imbatta in rischi contro la sua volontà . Occhio a quel che scrivete! Anche coloro estremamente accorti possono infatti cadere vittima di tecniche come il typosquatting  o cybersquatting . Si tratta di domini web molto rassomiglianti ad altri ben più famosi e largamente utilizzati, nei quali ci si può imbattere per mero erro

Qual'è la migliore tastiera per Android?

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Chi scrive parecchio su smartphone ha la necessità di trovare una tastiera che renda l'esperienza meno snervante possibile . Si, perché digitare lunghi testi pigiando su rettangolini grandi nemmeno un centimetro quadrato, è comunque un'esperienza al limite della follia, tra correzioni continue, spazi che sfuggono, ricerca di simboli, copia e incolla. Come sicuramente molti di voi, ne ho provate tante di tastiere, alla ricerca di quella che fosse più adatta alle mie esigenze . Quali? Eh, sono così tante che non sono ancora riuscito a trovare quella definitiva. Ad ogni modo, scrivo molto su smartphone e tablet, testi spesso lunghi, email articolate o bozze di articoli che poi rifinisco su desktop, con brani da richiamare spesso da molte fonti e applicazioni. Pertanto le mie necessità sono: scrivere rapidamente e senza errori (ma và?); gestire la clipboard in maniera estesa; recuperare del testo digitato dopo il crash di un'app o di un maldestro "taglia"; s

Sincronizzare file tra Google Drive e Dropbox con hard link? E perché mai?

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Coworking in the cloud... Perché mai dovrei avere la necessità di sincronizzare gli stessi file tra due servizi cloud differenti?  Da anni sono felice possessore di un account free Dropbox, che dai miseri 2GB è diventato di 21GB grazie ai referee e ad altre promozioni acchiappate al volo. Da un po' però uso sempre più Google Drive per scrivere e far di conto, e soprattutto editing condiviso (vuoi mettere la possibilità di discutere con gli altri coautori direttamente online?), mentre  Dropbox non è adatto al versioning di documenti . Pensateci.  Per modificare un file, prima dovete mandare una email per avvisare gli altri in modo tale che non lo aprano contemporaneamente. Poi dovete lavorare con un software DTP desktop , con i relativi problemi di non piena compatibilità in termini di formattazione testo e formato dati tra i vari pacchetti. Insomma, una gran perdita di tempo e troppi rischi di duplicazione e perdita di informazioni . Qualche giorno fa mi sono unito ad un

Gmail, cabina di comando del nostro lavoro

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L'email è morta? Viva Gmail! Sempre più commentatori/blogger di cose tecnologiche, decretano la morte imminente dell'amata-odiata email  ( webeconoscenza ,  WSJ ,  PCmag , FC ). Ma d'altro canto c'è chi addirittura ha messo su un sito web che ne difende strenuamente la "vita" con fatti e numeri. Di certo nessuno più la impiega per chiedere come stai o per fissare un appuntamento serale , ma dire che prima o poi nessun più la userà è a mio avviso una boutade. Sicuramente possiamo affermare che il nostro modo di comunicare è drasticamente cambiato , o meglio si è differenziato fortemente, e che la posta elettronica o ggi sia diventata quasi esclusivamente uno strumento di lavoro. Per tutto il resto ci sono i social network . Se vogliamo condividere quel video virale dove un tale declama il suo odio per il pulcino Pio , lo facciamo su Facebook , se invece vogliamo condividere con il mondo un articolo interessante letto sul web o lanciare una considerazio

L'educazione alla geolocalizzazione

Un articolo su TechCrunch riguardo la novità di Google Plus che ora mostra i nostri aggiornamenti geotaggati su una mappa , mi ha fatto riflettere riguardo la reale consapevolezza degli utenti sui risvolti sulla privacy dell'uso delle app mobili per i social network (G+, Facebook, Twitter). Ad esempio l'app di Facebook geolocalizza di default gli aggiornamenti che postiamo, basandosi non solo sul GPS se è acceso, ma anche sulla rete mobile. A me ogni tanto è capitato di aver dimenticato di cancellare la posizione geografica prima di pubblicare l'aggiornamento , sacrificando la mia volontà di mantenere l'anonimato geografico. Personalmente lascio sempre spento il GPS sul mio GS2, non solo per ovvi motivi di risparmio della batteria, ma anche per evitare appunto di geotaggarmi inavvertitamente con i social network o, peggio, le foto scattate con lo smartphone. Infatti, se anche evitate di inserire la posizione geografica in un post su Facebook con upload di una vostr

6 Free Apps per organizzare un carpool più efficiente

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Mashable ieri mattina ci suggeriva  6 Free Apps per organizzare un carpool più efficiente .  Il carpooling in Italia è pochissimo diffuso , anche se nelle grandi città esistono realtà interessanti . Con le applicazioni per dispositivi mobili (tutte per iOS solo una per Android) di Mashable il carpooling si arricchisce della dimensione social . Diventa così molto più semplice gestire gli appuntamenti, praticamente in tempo reale, nell'ottica del  discorso che facevo un paio di giorni fa . Probabilmente l'utilizzo di queste app potrebbe contribuire a diffondere il carpooling anche nel nostro Paese . Voglio poi segnalare in particolare Cozi , un formidabile organizer online (app per iOS e Android) perfetto per il managing familiare . Purtroppo l'app per Android non è ancora disponibile per l'Italia, ma il sito mobile è molto funzionale m.cozi.com  e può essere utilizzato in sua sostituzione.

Lo smartphone, un amico di famiglia

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I "telefoni intelligenti" - ovvero gli smartphone - sono sempre più diffusi, e si può dire siano ormai gli unici terminali che vengono offerti per nuovi contratti telefonici con bundle dati o per i passaggi di operatore. Questo soprattutto grazie al continuo aumento dell'offerta di terminali Android - anche a basso costo - da parte di un sempre maggiore numero di produttori. Negli ultimi due anni c'è stato un vero e proprio boom di vendite di smartphone e tablet in Italia , dal 2010 al 2011 il numero di utenti in Italia è più che raddoppiato , arrivando a 20 milioni . Insomma, in quasi ogni famiglia italiana almeno una persona possiede un aggeggio del genere . Come può allora uno smartphone diventare un "amico di famiglia" ? Un interessante articolo comparso su Mashable  evidenzia come il 42% dei genitori americani ritengono che i loro smartphone siano il "centro di comando" della famiglia , per far sì che le cose procedano "senza intoppi&

Google Translate ora traduce anche le immagini

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L'ultimo aggiornamento di Google Translate (ma solo per Android) introduce una interessante e potente feature, è in grado di tradurre testi riconoscibili in foto scattate con il nostro dispositivo mobile. È sufficiente evidenziare il testo sulla foto, e l'app provvederà ad effettuare la traduzione. L'unico accorgimento da parte dell'utente è quello di selezionare la lingua del testo originale. La feature è particolarmente utile quando si avrà a che fare con idiomi difficili (se non impossibili) da digitare su tastiera , come arabo, giapponese o cirillico. In realtà attualmente il riconoscimento ottico del testo è disponibile solo per alcune lingue, come ad esempio il russo. Google, sempre un passo (più) avanti. --- Via MakeUseOf

Il (mio) web 2.0 quotidiano

Questo articolo è comparso originariamente sul blog TANTO Una delle nostre necessità primarie quotidiane è informarci . Lo facciamo in molti modi differenti, da molte fonti differenti, su molti media differenti. La radio ad esempio ci può accompagnare in svariati momenti della giornata. Per me è irrinunciabile la mattina ascoltare su Rai Radio 3 Prima Pagina , e quando posso Radio3 Scienza , Tutta la città ne parla o ancora la trasmissione di Oscar Giannino su Radio24. Per fortuna ci sono i podcast, per riascoltare le puntate perse. Ma quando si parla di blog, siti web, liste e gruppi di discussione , allora le cose diventano più complicate. Bisogna dedicargli del tempo, stando davanti al computer, o anche sullo smartphone, sebbene il piccolo schermo metta a dura prova le nostre diottrie e il touchscreen la pazienza delle nostre dita. Comunque sia, si tratta di tempo che viene ritagliato durante le nostre giornate  incasinate,  tra lavoro e impegni familiari. Voglio qui cond

C'è grossa #crisi... allora #riuso con EggDrop!

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E' un periodo nero questo, e più o meno tutti stiamo cercando di capire come ridurre le spese quotidiane, tagliare il superfluo. Ma perché allora non ridare vita alla roba che magari teniamo chiusa in armadi e cassetti rivendendola, o perché no, regalandola? Quello del riuso è sempre stato uno dei miei concetti guida. Trovo assurdo buttare via oggetti che possono essere riparati o comunque riutilizzati per altri scopi, o al limite riusati da qualcun altro. Per favorire l'incontro tra domanda e offerta arriva  EggDrop , un mercatino dell'usato virtuale, una sorta di ebay peer-to-peer. Con le app per iOS e Android  in pochi secondi possiamo mettere in vendita qualunque oggetto, corredato di breve descrizione, foto scattata dallo smartphone e geolocalizzazione del venditore. Il punto di forza di EggDrop è infatti quello di favorire lo scambio di oggetti tra persone vicine geograficamente, a kilometro zero. Oltre agli annunci di vendita, è possibile anche metterne altri