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Visualizzazione dei post da 2014

Titanium Backup Pro e l'errore "Spazio di archiviazione insufficiente"

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Titanium Backup è un'app per dispositivi android estremamente potente, che consente di effettuare un backup dei nostri device sia per le singole applicazioni che l'intera ROM . Personalmente la uso per fare regolari backup delle app e relativi dati, in modo tale da poterle ripristinare in caso di reset o aggiornamento dello smartphone/tablet . Il vantaggio di non reinstallare ex novo le applicazioni una per una ma di recuperarle con Titanium Backup è enorme: risparmio di tempo e soprattutto dei dati utente delle stesse app . Anche di quelle che magari avete ottenuto gratuitamente in versione full grazie a Appgratis o App of the day , ma che se doveste reinstallarle perdereste definitivamente. Ma il requisito fondamentale per l'utilizzo di TB è aver effettuato il root del dispositivo , una operazione che da un lato sblocca molte funzionalità, dall'altro può invalidare la garanzia dello smartphone o del tablet. Pur essendo una operazione estremamente semplice da

Installare Moodle su host Aruba

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Dopo il mio precedente post su come installare ownCloud sempre su hosting Aruba , questa è la volta del più noto Learning Management System open source: Moodle . Innanzitutto voglio ringraziare la community italiana di Moodle , con l'aiuto della quale sono venuto a capo sia dell'installazione del LMS che della risoluzione di un fastidioso problema post installazione del quale vi dirò dopo. Questo post dunque è un sunto riorganizzato delle informazioni reperite sulla community più qualche mio suggerimento. Ma andiamo al dunque. Il prerequisito fondamentale è -oltre ovviamente a possedere un hosting Linux su Aruba- aver acquistato il servizio aggiuntivo  database MySQL  che al costo di €7/anno più IVA offre 5 database e 1GB di spazio complessivo su disco. Upload di Moodle sull'host Prima di tutto, naturalmente, è necessario scaricare l'archivio zip dell'applicativo Moodle dal sito web ufficiale , la versione attuale è la 2.7.2. Per caricarla su

I 9 elementi della Cittadinanza Digitale

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La Cittadinanza Digitale può essere definita come l’insieme di norme per un comportamento appropriato e responsabile riguardo l'uso delle tecnologie. Questo documento/manifesto vuole essere di ausilio a tutti/e coloro che sono a vario titolo impegnati/e nella costruzione della Cittadinanza Digitale, e viene pertanto rilasciato in  licenza CC-BY  (vedi note al termine). 1. Accesso digitale Per una partecipazione digitale a pieno titolo di chiunque nella società Gli utenti devono essere consapevoli che  non tutti hanno le stesse opportunità  nell’uso delle tecnologie.  Lavorare per l’uguaglianza dei diritti digitali  e sostenere l'accesso alle tecnologie è il punto di partenza della cittadinanza digitale stessa. L’ esclusione digitale  rende difficile la crescita della società utilizzando questi strumenti. Contribuire a fornire ed ampliare a tutti e tutte l'accesso alle tecnologie dovrebbe essere l’obiettivo primario dei cittadini digitali. Gli utenti devono tenere a

Creare su tablet Android un profilo protetto per i nostri bambini

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L'input a scrivere questo breve post me l'ha dato il mio amico e collega  +Domenico Capolongo , che aveva la necessità di controllare l'uso che uno dei suoi figli fa di un tablet Android , dispositivi che si prestano molto bene ad un uso "collettivo", soprattutto in famiglie con figli piccoli o che comunque necessitano ancora di un controllo riguardo la fruizione dei contenuti su web. Premetto che la creazione di account utente multipli è possibile solo su dispositivi equipaggiati con versione android 4.1 Jelly Bean o successive . Per quelle precedenti è necessario ricorrere a applicazioni specifiche, come SwitchMe che però richiede anche permessi di root . Il vantaggio di disporre di più utenti su un tablet è che ognuno di essi avrà un proprio ambiente totalmente personalizzato , ma è fondamentale tenere presente che esistono due tipi di account: utente normale e profilo con limitazioni . Il primo è un vero e proprio utente totalmente a sé stante rispetto a

Come sviluppare le Digital Literacies? Partendo dai nostri interessi...

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Ormai concetti come digital literacy o competenze digitali  sono diventati da un lato l'ultimo hype da cavalcare, dall'altro lo spauracchio degli insegnanti , convinti i propri studenti sedicenti "nativi digitali" stiano dando loro sempre più distacco nell'uso delle tecnologie. Da sempre io invece sono convinto che la stragrande maggioranza dei ragazzi non siano affatto competenti digitalmente . Usano il web come noi quarantenni usavamo la TV da adolescenti: la subicono quasi passivamente. Pochissimi sono i giovani in grado di creare contenuti digitali originali, e si limitano a condividere e ricondividere idee, immagini, citazioni, materiale multimediale che trovano in giro, essenzialmente sulle bacheche dei propri amici nel confortevole e narcotizzante recinto di Facebook , che è diventato il nuovo media nel quale pochi creano contenuti e la grande massa lo consuma bovinamente. Grazie a Edudemic  mi sono imbattutto in un interessantissimo talk di Doug Belsh

Multitasking, un'app più utile di un coltellino svizzero

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Oggi con Appgratis è disponibile da €0,99 a free una piccola ma potente e interessante app . Si tratta di Multitasking , che rende sempre disponibili una suite di strumenti che molto spesso vorremmo a portata di tap in svariati momenti della giornata, mentre usiamo il nostro smartphone. Il punto di forza di Multitasking è che consente di aprire più di una delle sue app in contemporanea , ognuna nella propria piccola finestra, ridimensionabile e riposizionabile sullo schermo. E sono davvero tante, dalla fotocamera al web browser, da una mappa (peraltro con base OpenStreetMap ) al calendario, dal player video, audio a un blocco appunti e svariate altre, date un'occhiata alla gif qui sotto per rendervi conto delle possibilità. Le app sono disponibili tutte comodamente grazie a una toolbar laterale espandibile, raggiungibili in qualunque momento con un paio di tap . Sul Play store molti utenti lamentano la mancanza di poter configurare le singole app con altre già in

Una lista di risorse per la scuola digitale

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Come insegnante grande utilizzatore di tecnologie digitali per la didattica nelle mie classi, sono sempre alla ricerca di nuove risorse per migliorare il mio lavoro, e rendere sempre più interessante l'apprendimento dei miei studenti . Le fonti dalle quali mi "approvvigiono" sono tantissime, e spesso il rischio è quello di perdersi tra la miriade di siti web, strumenti, piattaforme che vanno sempre più assomigliandosi, e arrivare a soffrire di overflow di informazione . Allo stesso tempo - come molti altri "tecnoinsegnanti" - ho il grande bisogno di sistematizzare le risorse che reputo più interessanti per poterle recuperare a distanza di tempo, ma anche condividere le mie scoperte , raccogliere pareri dei colleghi , fornire loro un luogo che possa essere al contempo una "lista della spesa" e uno spazio di discussione e confronto. Sono già un assiduo frequentatore della pagina Facebook "Insegnanti 2.0" nella quale l'attività di

#Whatsappdown? There's an app for that: Telegram

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Il blackout di WhatsApp che sabato scorso ha mandato nel panico milioni di utenti nel mondo - a quanto pare la totalità in Italia - ha fatto immediatamente  puntare il dito contro l'onnipotente Facebook , che l'ha di recente acquisita per 19 miliardi di dollari . In molti hanno pensato a uno switch off imposto dal gigante dei social network, in sintonia con la strategia che assieme a Google vede i mostri del web ingoiare ogni potenziale concorrente, per poi magari lasciarli morire. Non è stato così, e dopo 5 ore di ansia generalizzata il servizio di messaggistica più grande del mondo (si contano circa 450 milioni di utenti attivi) è tornato operativo . Ma in realtà questo episodio, per gli utenti più critici e attenti ha costituito la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Servizi di messaging istantaneo alternativi a WhatsApp ce ne sono in giro molti, e da parecchio tempo. Oltre ChatOn preinstallato su dispositivi Samsung, abbiamo a disposizione l'ottimo

Un frappè di mappe

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Grazie a Luciano Giliberto ho scoperto un sito che rende possibile confrontare una qualunque superficie del planisfero con altre . Con MAPfrappe infatti è sufficiente disegnare aree ad esempio ricalcando i confini di uno stato, una regione e andare in giro per il mondo per capire se la Puglia è davvero così piccola in confronto ad altre regioni. Una volta disegnate le aree sulla mappa presente nel primo riquadro , MAPfrappe consente di andare in giro per il mondo confrontandole con altre zone, nella seconda mappa . Man mano che ci si sposta, le aree create da noi rimarranno al centro e verranno automaticamente sovrapposte sulla zona che osserviamo. In effetti, la mia regione è lunga quasi quanto l’Islanda , chi l’avrebbe mai detto?!? In realtà io me l’aspettavo - come tutti coloro che lavorano nella geomatica o si intendono di geografia - perché la proiezione cartografica utilizzata  per rappresentare la superficie terrestre da Google Maps - servizio sul quale è basato M